Muggia, Campanile del Duomo


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 Muggia, Campanile del Duomo
 

La chiesa, dedicata ai Santi Giovanni e Paolo, edificata sui resti di un precedente edificio di culto, venne consacrata nel 1263 dal Vescovo di Trieste Arlongo dei Visgoni. Nel XIV secolo subì lavori di ingrandimento e verso la metà del XV secolo, la facciata, che presenta la parte superiore trilobata, venne rivestita in lastre di pietra bianca d’Istria. Nella parte superiore venne collocato un imponente rosone sorretto da sedici raggi in marmo rosso e pietra bianca, in stile gotico, al cui centro si trova l’immagine della Madonna con il Bambino. Lo contornano tre epigrafi: quella di destra menziona il podestà Pietro Dandolo (1466-1467), che seguì il completamento dell’opera, quella di sinistra ricorda il restauro del 1865 e quella sopra l’inizio dei lavori della facciata sotto il Vescovo Nicolò. Nel 1873, venne costruito l’abside per allungare il presbiterio. Nella parte inferiore della facciata, due eleganti e slanciate finestre gotiche spiccano ai lati del portale a cui è sovrapposta una lunetta ad arco con la Santissima Trinità e i Santi Giovanni e Paolo.
L’interno, diviso in tre navate, separate con quattro archi a tutto sesto e copertura a capriate, alla fine del 1930, ha subito sostanziali consolidamenti e restauri, compresa l’asportazione degli altari barocchi laterali. Rimane un frammento dell’affresco del XIV secolo che occupava la navata centrale. Il tesoro del duomo conserva alcuni lavori in argento. Il campanile è in stile veneziano, a base quadrata con cuspide ottagonale.

Duomo di Muggia


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 Muggia, Il Duomo, dedicato ai Santi Giovanni e Paolo
 

La chiesa, dedicata ai Santi Giovanni e Paolo, edificata sui resti di un precedente edificio di culto, venne consacrata nel 1263 dal Vescovo di Trieste Arlongo dei Visgoni. Nel XIV secolo subì lavori di ingrandimento e verso la metà del XV secolo, la facciata, che presenta la parte superiore trilobata, venne rivestita in lastre di pietra bianca d’Istria. Nella parte superiore venne collocato un imponente rosone sorretto da sedici raggi in marmo rosso e pietra bianca, in stile gotico, al cui centro si trova l’immagine della Madonna con il Bambino. Lo contornano tre epigrafi: quella di destra menziona il podestà Pietro Dandolo (1466-1467), che seguì il completamento dell’opera, quella di sinistra ricorda il restauro del 1865 e quella sopra l’inizio dei lavori della facciata sotto il Vescovo Nicolò. Nel 1873, venne costruito l’abside per allungare il presbiterio. Nella parte inferiore della facciata, due eleganti e slanciate finestre gotiche spiccano ai lati del portale a cui è sovrapposta una lunetta ad arco con la Santissima Trinità e i Santi Giovanni e Paolo.
L’interno, diviso in tre navate, separate con quattro archi a tutto sesto e copertura a capriate, alla fine del 1930, ha subito sostanziali consolidamenti e restauri, compresa l’asportazione degli altari barocchi laterali. Rimane un frammento dell’affresco del XIV secolo che occupava la navata centrale. Il tesoro del duomo conserva alcuni lavori in argento. Il campanile è in stile veneziano, a base quadrata con cuspide ottagonale.