Trieste. Piazza Venezia 3.

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Trieste. Piazza Venezia 3.
Foto Paolo Carbonaio
Trieste. Piazza Venezia 3.
L’edificio sorge sul sito occupato fino agli inizi del XIX secolo dalla proprietà della famiglia Dubane, confinante con Piazza Venezia già Ganza all’interno del Borgo Giuseppino, interessato tra gli anni Venti e Trenta da un fase di espansione urbanistica che favorisce l’edificazione di numerosi palazzi di stile neoclassico concentrati in particolare sulle rive. L’edificio in esame rappresenta uno degli esiti più importanti nella produzione dell’architetto neoclassico Valentino Valle, che firma il progetto l’8 marzo 1834 (ACT_583). Rispetto al disegno originale l’edificio presenta un piano aggiuntivo progettato da Valle nello stesso anno; la struttura dell’immobile viene modificata già nel 1861 con l’aggiunta di un poggiolo a balaustra su disegno dell’architetto Feliciano Vittori. L’edificio ospita l’antica farmacia “Al S. Andrea”, in origine di proprietà del farmacista Raoul Pozzetto in Via del Lazzaretto Vecchio. Nel 1900 Giovanni Mizzan acquista la farmacia, inaugurata il 1 gennaio 1903 nella sede attuale, che rimane fino al 1973 di proprietà del figlio Ettore Mizzan. La farmacia, conosciuta anche come “Mizzan” in onore del suo primo proprietario, conserva al suo interno le originali decorazioni e gli arredi, tra cui la boiseries intagliata e le vetrate lavorate a fuoco con immagini mitologiche.
La struttura è costituita da quattro livelli fuori terra con unico affaccio su Piazza Venezia. Il prospetto, seguendo la configurazione del fondo, si piega ad angolo ottuso per un breve lato verso Via Torino. Il pianoterra presenta un rivestimento a bugnato liscio su cui si aprono fori commerciali ad arco a tutto sesto; l’accesso ai piani superiori è consentito da un portone rettangolare in legno collocato sul lato breve. Ad arricchire la superficie muraria sono collocate quattro lesene doriche lisce di ordine gigante, poggianti su di una alta fascia in pietra bianca; i fori finestra del secondo piano presentano una cimasa lineare sostenuta da volute in pietra bianca. Il lato breve si distingue per un balcone con parapetto a balaustra in pietra bianca. (da: biblioteche.comune.trieste.it)