Trieste – Tetti dalla finestra di via Foschiatti 4, 16 agosto 1984

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16 agosto 1984 - Dalla finestra di via Foschiatti 4, IV° piano, verso via Vidali.
Foto Giorgio Giorgetti

FOSCHIATTI Gabriele, via, Barriera Vecchia. Da largo Barriera Vecchia a piazza dell’Ospitale. Già via del Solitario, mutò denominazione con Del. Cons. n. 60 d.d. 6.4.1956.


Gabriele Foschiatti nacque a Trieste il 28 giugno 1889 e studi. all’Istituto Nautico. Membro della .Giovent. Mazziniana., partecip. al primo congresso del Fascio Giovanile Istriano (Capodistria 1.10.1911) e fu organizzatore nel 1911 di un comitato segreto per l’arruolamento di volontari per l’Albania, all’epoca in guerra contro la Turchia. Volontario lui stesso, combattè in Albania e in Grecia per la liberazione di Giannina, azione che gli valse nel 1932 una medaglia al valore conferitagli dal Governo greco. Rientrato a Trieste, fu impiegato alla Cassa di Risparmio fino al 1914 quando si recò a combattere sulle Argonne (Francia) con i garibaldini. Stabilitosi poi a Venezia, fu membro di un Comitato d’azione per l’intervento armato dell’Italia nel primo conflitto mondiale; nel 1915 partecipò alla spedizione di soccorso ai terremotati della Marsica (Abruzzo) e nel maggio di quello stesso anno, dopo la dichiarazione di guerra, si arruolò nell’Esercito italiano e combattè come soldato del 1° Reggimento Fanteria Re sul Podgora e sul Calvario (5-19 luglio 1915); promosso sottotenente, fu trasferito al 12ã Fanteria della Brigata Casale. Al termine del primo conflitto mondiale fu incaricato (1919) di redigere per le autorità militari una relazione sulla situazione politica e culturale della regione (Relazione al Governatorato militare della Venezia Giulia). Organizzatore nel 1918 della Democrazia Sociale Irredenta, Foschiatti fu oppositore del fascismo e militò in seguito tra le file della Resistenza. Arrestato a Trieste il 19 dicembre 1943, fu trasferito nel campo di concentramento di Dachau ove morì il 20 novembre 1944. Alla memoria venne conferita la medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, con la motivazione: Volontario entusiasta e valoroso combattente della campagna per l’indipendenza e l’Unità d’Italia del 1915 – 18, ritrovava, subito dopo l’armistizio, fede e slancio giovanili per farsi propugnatore in Trieste della lotta contro l’invasore tedesco sostenendo fieramente, nel tempo stesso, l’italianità della città. Autorevole esponente del Comitato di Liberazione cittadino, dava prova di possedere in situazione difficile e pericolosa elette doti di animatore e di organizzatore, rendendo alla causa della Resistenza altamente apprezzati servizi. Tratto in arresto dai tedeschi, sottoposto ad interrogatori estenuanti ed a torture atroci, dimostrava forza d’animo esemplare, nulla rivelando. Dopo quasi un anno di dure sofferenze veniva soppresso nei campi di concentramento tedeschi, martire della Patria e della Libertà Trieste-Dachau (Germania) settembre 1943-20 novembre 1944. (Antonio Trampus – Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste 1989)

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