3 commenti su “Trieste – Via Giulia, 1928”

  1. Le strutture portuali rinvenute lungo via del Teatro Romano e via Cavana, risalenti al I – II° secolo d.C., utilizzate almeno fino al V secolo, ci rivelano che il mare era parecchio piu avanzato di quanto lo sia oggi. La citta era suddivisa funzionalmente in tre aree: vicino al porto si svolgevano i commerci, nel primo entroterra la zona residenziale e sul colle di San Giusto il centro politico e religioso.

  2. in attesa delle decisioni del Trattato di Parigi fra l’Italia e le potenze alleate. Pola era un’exclave nell’Istria meridionale, e faceva parte della “Zona A” Oggi, quindi, la Venezia Giulia e per molti quanto rimane del Territorio Libero di Trieste assegnato all’Italia alla fine della seconda guerra mondiale e, secondo un’opinione diffusa, anche di parte di quella di Gorizia (in particolare la sua parte venetofona, e cioe la Bisiacaria ), che pur faceva anticamente parte del Friuli storico. Per quanto riguarda Grado e Marano Lagunare, la loro appartenenza alla Venezia Giulia e oggetto di discussioni. Pur essendo infatti i due centri venetofoni, (Grado e la patria del massimo poeta italiano in lingua veneta del Novecento, Biagio Marin ), furono anch’essi secolarmente legati al Friuli e allo stato patriarcale di Aquileia .

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