Cantiere navale Felszegy di Muggia – Trieste

Muggia - Cantiere navale Felszegy, anni Cinquanta

 

Il 17 gennaio 1935 l’ingegner Arturo Feszegy, assieme al padre Augusto, costituisce nel Punto Franco Nuovo una società di riparazioni e forniture navali (capitale 20.000 Lire). Durante il periodo bellico, anche grazie alle agevolazioni stanziate dal governo per le costruzioni navali, viene intrapresa la costruzione di un rimorchiatore sullo scalo del Cantiere Matassi, a Muggia. Il “Romital”, su commessa della Soc. Romital di Bucarest – sarà varato il 10 settembre 1941 e darà di fatto l’avvio ad una serie di navi che vedranno i cantieri Feszegy in rapida espansione. La società ottiene la concessione dell’ex Scalo Cadetti nel Vallone di Muggia, in disuso da molti anni, che viene attrezzato per la costruzione di navi in acciaio. Nel 1941 gli viene commissionata una nave cisterna, a partire dal recupero di un vecchio galleggiante. Nel 1942 due navi da carico. Nel 1948 muore l’Ing. Felszegy, e il cantiere, durante il G.M.A., viene gestito dall’Ente Utilizzo Risorse Economiche previsto dal Piano Marshall. Nel 1955 la ragione sociale viene cambiata in “Cantiere Navale Felzegi Spa, gli impianti vengono modernizzati; i dipendenti da 200, progressivamente diventeranno 1.000. Nel 1956 il cantiere viene ulteriormente ampliato su progetto dell’architetto Mario Zocconi. Gli anni Sessanta, segnati da una profonda crisi del settore cantieristico, sanciscono un rapido declino dell’attività del cantiere, che dopo anni di lotte sindacali, verrà chiuso nel 1968.

 

 

 

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