Piazza Unità, anni '50 Foto: Ferruccio Crovatto Post di Livio Crovatto
Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:
L’edificio della pescheria è stato eretto nel 1913 su progetto dell’architetto Giorgio Polli.
Il “campanile” che si erge sulla parte sinistra dell’acquario era in realtà una “torre dell’acqua”, in quanto conteneva il serbatoio sopraelevato di acqua marina che poi veniva fatta affluire ai banchi di vendita dei pesci. La pescheria era composta da un ampio salone centrale, con i banchi di vendita, mentre dalla parte opposta all’acquario, ove adesso si trova l’entrata principale della sala espositiva, c’era la sala per le aste del pescato. Uno dei banchi di vendita è tuttora esposto all’interno della zona espositiva. L ‘acquario marino di Trieste nasce a Trieste nel 1933 in un lato dell’edificio della ex pescheria Centrale (ora trasformata in sala espositiva, chiamata Salone degli Incanti). ( da Wikipedia)
Una collezione di immagini della pescheria, per l’album completo , i contributori ed i commenti, su Facebook, al gruppo Trieste di ieri e di oggi https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1336726989772019&set=oa.1146055815418007&type=3&theater
Le immagini della costruzione della Pescheria
Vecchie immagini e cartoline della Pescheria
Gli interni della Pescheria nelle vecchie foto
Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:
La statua di Tristano Alberti raffigurante la Madonna con Bambino nella cripta. Foto di Elisabetta Marcovich
La chiesa della Madonna del mare
Costruita negli anni 50 in piazzale Rosmini, su progetto dell’architetto Forlati 1948 54
Precedentemente nel 1937 il podestà di Trieste Salem aveva donato alla comunità dei frati minori un terreno per edificare un convento con chiesa annessa, il convento venne costruito subito mentre la chiesa venne iniziata il 14 maggio 1948.
Di stile ispirato al romanico, in particolare nella sua forma veneta, il suo alto campanile ( il più alto della città, 62 metri) completato nel 1958, svetta sul rione circostante.
Il materiale per la costruzione venne in parte ricavato da donazioni del fedeli e in parte da materiale abbandonato al termine della guerra: da questo, e dalla presenza di pietre volutamente dipinte in bianco ad imitare le chiese medievali in cui si reimpiegavano materiali preesistenti, è nata la leggenda della chiesa costruita con lapidi tombali riciclate.
L’interno misura 57 metri di lunghezza, 22 di larghezza e altrettanti di altezza ed è uno dei più vasti di Trieste e le colonne che dividono le navate sono monoliti di pietra di Aurisina pesano ciascuna 9 tonnellate.
L’altare è un monolito di peralba rosso, ai lati sotto gli amboni di pesco carsico, ci sono gli accessi alla cripta.
Al centro dell’abside un mosaico di Luciano Bartoli , autore anche dei simboli in marmo di Aurisina delle porta a bassorilievo.
Del medesimo autore le vetrate, eseguite fra il 1969 e il 1970, le tre vetrate della controfacciata rappresentano gli episodi della creazione mentre le vetrate
laterali rappresentano simboli mariani.
Nella cripta la venerata immagine della Madonna del mare ed una Madonna di Tristano Alberti; per Natale la cripta ospita un noto e ricco presepio animato. ( E. M.)
Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:
Vetrata di Luciano Bartoli rappresentante Trieste . Foto Elisabetta Marcovich
La chiesa della Madonna del mare
Costruita negli anni 50 in piazzale Rosmini, su progetto dell’architetto Forlati 1948 54
Precedentemente nel 1937 il podestà di Trieste Salem aveva donato alla comunità dei frati minori un terreno per edificare un convento con chiesa annessa, il convento venne costruito subito mentre la chiesa venne iniziata il 14 maggio 1948.
Di stile ispirato al romanico, in particolare nella sua forma veneta, il suo alto campanile ( il più alto della città, 62 metri) completato nel 1958, svetta sul rione circostante.
Il materiale per la costruzione venne in parte ricavato da donazioni del fedeli e in parte da materiale abbandonato al termine della guerra: da questo, e dalla presenza di pietre volutamente dipinte in bianco ad imitare le chiese medievali in cui si reimpiegavano materiali preesistenti, è nata la leggenda della chiesa costruita con lapidi tombali riciclate.
L’interno misura 57 metri di lunghezza, 22 di larghezza e altrettanti di altezza ed è uno dei più vasti di Trieste e le colonne che dividono le navate sono monoliti di pietra di Aurisina pesano ciascuna 9 tonnellate.
L’altare è un monolito di peralba rosso, ai lati sotto gli amboni di pesco carsico, ci sono gli accessi alla cripta.
Al centro dell’abside un mosaico di Luciano Bartoli , autore anche dei simboli in marmo di Aurisina delle porta a bassorilievo.
Del medesimo autore le vetrate, eseguite fra il 1969 e il 1970, le tre vetrate della controfacciata rappresentano gli episodi della creazione mentre le vetrate
laterali rappresentano simboli mariani.
Nella cripta la venerata immagine della Madonna del mare ed una Madonna di Tristano Alberti; per Natale la cripta ospita un noto e ricco presepio animato. ( E. M.)
Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:
Chiesa della Madonna del Mare, esterno, Foto di Elisabetta Marcovich
Costruita negli anni 50 in piazzale Rosmini, su progetto dell’architetto Forlati (1948-54).
Precedentemente nel 1937 il podestà di Trieste Salem aveva donato alla comunità dei frati minori un terreno per edificare un convento con chiesa annessa, il convento venne costruito subito mentre la chiesa venne iniziata il 14 maggio 1948.
Di stile ispirato al romanico, in particolare nella sua forma veneta, il suo alto campanile ( il più alto della città, 62 metri) completato nel 1958, svetta sul rione circostante.
Il materiale per la costruzione venne in parte ricavato da donazioni del fedeli e in parte da materiale abbandonato al termine della guerra: da questo, e dalla presenza di pietre volutamente dipinte in bianco ad imitare le chiese medievali in cui si reimpiegavano materiali preesistenti, è nata la leggenda della chiesa costruita con lapidi tombali riciclate.
L’interno misura 57 metri di lunghezza, 22 di larghezza e altrettanti di altezza ed è uno dei più vasti di Trieste e le colonne che dividono le navate sono monoliti di pietra di Aurisina pesano ciascuna 9 tonnellate.
L’altare è un monolito di peralba rosso, ai lati sotto gli amboni di pesco carsico, ci sono gli accessi alla cripta.
Al centro dell’abside un mosaico di Luciano Bartoli , autore anche dei simboli in marmo di Aurisina delle porta a bassorilievo.
Del medesimo autore le vetrate, eseguite fra il 1969 e il 1970, le tre vetrate della controfacciata rappresentano gli episodi della creazione mentre le vetrate laterali rappresentano simboli mariani.
Nella cripta la venerata immagine della Madonna del mare ed una Madonna di Tristano Alberti; per Natale la cripta ospita un noto e ricco presepio animato. ( E. M.)