Trieste : Canal Grande e Chiesa di S. Antonio, 1902

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Ponterosso, 1902. Collezione Dino Cafagna

La casa bassa a sinistra, che risaliva al 1795, ospitò dal 1816 al 1894 il primo ufficio postale della città (traslocarono poi nell’attuale sede di piazza Vittorio Veneto); da cui la denominazione di “Contrada della Posta” (oggi via G. Rossini). Sulla sua area fu eretto, nel 1903, l’attuale edificio della Direzione di Polizia. Attualmente ospita gli uffici della Guardia di Finanza e della Polizia di Frontiera.
A destra il palazzo Darwil, costruito in stile pseudo toscano, nel 1906. (Dino Cafagna)

Canal Grande

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Canal Grande Canal Grande

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande

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Canal Grande Canal Grande

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande, Ponte Verde

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Canal Grande e Ponte Verde

Canal Grande, Ponte Verde

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande, Ponte Verde

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Canal Grande e Ponte Verde

Canal Grande, Ponte Verde

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande, Ponte Verde, Palazzo Carciotti

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Canal Grande, Ponte Verde, Palazzo Carciotti

Canal Grande, Ponte Verde, Palazzo Carciotti

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande

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Canal Grande

Canal Grande, fotocromia

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande, acquaforte. Sullo sfondo la primitiva chiesa di Sant’Antonio.

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Canal Grande, acquaforte. Sullo sfondo la primitiva chiesa di Sant'Antonio.

Canal Grande, acquaforte. Sullo sfondo la primitiva chiesa di Sant'Antonio.

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Piazza San Antonio Nuovo: Il piazzale antistante la chiesa di S. Antonio Taumaturgo (architetto Pietro Nobile, 1828-1849), sempre così chiamato dalla tradizione popolare, venne ufficializzato in «piazza S. Antonio» il 28 marzo 1919, con delibera della Giunta Municipale. A quell’epoca il piazzale copriva un’area pari a circa la metà di quella attuale, estendendosi il Canal Grande fino all’altezza dell’attuale Caffè Stella Polare. La parte terminale del canale venne interrata nel 1934, essendo riempita con i detriti provenienti dalle demolizioni di Cittavecchia. La piazza, abbellita dalla fontana ancora esistente, ebbe nuova denominazione di piazza Umberto I il 16 febbraio 1935. Nel 1944 numero 498 venne soppressa questa intitolazione e venne sostituita con quella di piazza S. Antonio Nuovo, una denominazione per distinguerla dalla chiesa della Beata Vergine del Soccorso vulgo S. Antonio Vecchio di piazza Lipsia (oggi piazza Hortis). Già nel 1827 l’architetto Pietro Nobile parlava della chiesa di S. Antonio «nuovissimo» che stava per sorgere.

Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo: chiamata comunemente chiesa di Sant’Antonio Nuovo, è il principale edificio religioso del Borgo Teresiano e del centro di Trieste, situata nell’omonima piazza, a ridosso del Canale Grande.
Il progetto della chiesa risale al 1808, ma i lavori cominciarono solo nel 1825. La facciata dell’edificio è caratterizzata da sei colonne ioniche. Sempre sulla facciata principale, nell’attico, sono presenti sei statue scolpite da Francesco Bosa nel 1842, raffiguranti san Giusto, san Sergio, san Servolo, san Mauro, sant’Eufemia e santa Tecla. Fino alla meta del Settecento, al suo posto sorgeva una cappella privata dedicata all’Annunciazione. Dopo la concessione da parte di Antonio Rossetti di rendere l’accesso alla cappella pubblico, essa divenne insufficiente dato il grande afflusso dei credenti. Così fu deciso di innalzare una chiesa più grande, in stile barocco dedicata a Sant’Antonio Nuovo. Attorno al 1771 si completò questa struttura, ma ben presto anche questa divenne troppo piccola.
Nel 1808, diversi architetti progettarono un’alternativa alla chiesa di Sant’Antonio Nuovo. Vinse il concorso il progetto neoclassico dell’architetto svizzero Pietro Nobile. Tuttavia, la consacrazione dell’imponente chiesa (92 x 28 m.) si ebbe solo nel 1849. La chiesa, nel tempo è stata sottoposta a ripetuti interventi di restauro, specie degli interni (restauro dell’affresco di S. Santi sul catino dell’abside, 1985) e della cupola (1987). È stata ufficialmente intavolata a favore del Comune di Trieste su richiesta del Consiglio Comunale d.d. 30.6.1987. Il nuovo altare marmoreo è opera dell’architetto A. Guacci (consacrato 13.6.1988), mentre la nuova statua di San Sergio che è andata a sostituire sull’attico quella distrutta nel 1976 è stata eseguita su disegno dell’architetto L. Pavan.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande con piazza e chiesa di Sant’Antonio

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Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:Gruppo Facebook Trieste di ieri e di oggi Canal Grande con piazza e chiesa di Sant'Antonio Canal Grande con piazza e chiesa di Sant'Antonio Piazza San Antonio Nuovo: Il piazzale antistante la chiesa di S. Antonio Taumaturgo (architetto Pietro Nobile, 1828-1849), sempre così chiamato dalla tradizione popolare, venne ufficializzato in «piazza S. Antonio» il 28 marzo 1919, con delibera della Giunta Municipale. A quell'epoca il piazzale copriva un'area pari a circa la metà di quella attuale, estendendosi il Canal Grande fino all'altezza dell'attuale Caffè Stella Polare. La parte terminale del canale venne interrata nel 1934, essendo riempita con i detriti provenienti dalle demolizioni di Cittavecchia. La piazza, abbellita dalla fontana ancora esistente, ebbe nuova denominazione di piazza Umberto I il 16 febbraio 1935. Nel 1944 numero 498 venne soppressa questa intitolazione e venne sostituita con quella di piazza S. Antonio Nuovo, una denominazione per distinguerla dalla chiesa della Beata Vergine del Soccorso vulgo S. Antonio Vecchio di piazza Lipsia (oggi piazza Hortis). Già nel 1827 l'architetto Pietro Nobile parlava della chiesa di S. Antonio «nuovissimo» che stava per sorgere. Chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo: chiamata comunemente chiesa di Sant'Antonio Nuovo, è il principale edificio religioso del Borgo Teresiano e del centro di Trieste, situata nell'omonima piazza, a ridosso del Canale Grande. Il progetto della chiesa risale al 1808, ma i lavori cominciarono solo nel 1825. La facciata dell'edificio è caratterizzata da sei colonne ioniche. Sempre sulla facciata principale, nell'attico, sono presenti sei statue scolpite da Francesco Bosa nel 1842, raffiguranti san Giusto, san Sergio, san Servolo, san Mauro, sant'Eufemia e santa Tecla. Fino alla meta del Settecento, al suo posto sorgeva una cappella privata dedicata all'Annunciazione. Dopo la concessione da parte di Antonio Rossetti di rendere l'accesso alla cappella pubblico, essa divenne insufficiente dato il grande afflusso dei credenti. Così fu deciso di innalzare una chiesa più grande, in stile barocco dedicata a Sant'Antonio Nuovo. Attorno al 1771 si completò questa struttura, ma ben presto anche questa divenne troppo piccola. Nel 1808, diversi architetti progettarono un'alternativa alla chiesa di Sant'Antonio Nuovo. Vinse il concorso il progetto neoclassico dell'architetto svizzero Pietro Nobile. Tuttavia, la consacrazione dell'imponente chiesa (92 x 28 m.) si ebbe solo nel 1849. La chiesa, nel tempo è stata sottoposta a ripetuti interventi di restauro, specie degli interni (restauro dell'affresco di S. Santi sul catino dell'abside, 1985) e della cupola (1987). È stata ufficialmente intavolata a favore del Comune di Trieste su richiesta del Consiglio Comunale d.d. 30.6.1987. Il nuovo altare marmoreo è opera dell'architetto A. Guacci (consacrato 13.6.1988), mentre la nuova statua di San Sergio che è andata a sostituire sull'attico quella distrutta nel 1976 è stata eseguita su disegno dell'architetto L. Pavan. Canal Grande: Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d'Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio. Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all'esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci. Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant'Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l'attuale piazza Sant'Antonio. Nell'interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell'epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo. Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande con piazza e chiesa di Sant’Antonio

Piazza San Antonio Nuovo: Il piazzale antistante la chiesa di S. Antonio Taumaturgo (architetto Pietro Nobile, 1828-1849), sempre così chiamato dalla tradizione popolare, venne ufficializzato in «piazza S. Antonio» il 28 marzo 1919, con delibera della Giunta Municipale. A quell’epoca il piazzale copriva un’area pari a circa la metà di quella attuale, estendendosi il Canal Grande fino all’altezza dell’attuale Caffè Stella Polare. La parte terminale del canale venne interrata nel 1934, essendo riempita con i detriti provenienti dalle demolizioni di Cittavecchia. La piazza, abbellita dalla fontana ancora esistente, ebbe nuova denominazione di piazza Umberto I il 16 febbraio 1935. Nel 1944 numero 498 venne soppressa questa intitolazione e venne sostituita con quella di piazza S. Antonio Nuovo, una denominazione per distinguerla dalla chiesa della Beata Vergine del Soccorso vulgo S. Antonio Vecchio di piazza Lipsia (oggi piazza Hortis). Già nel 1827 l’architetto Pietro Nobile parlava della chiesa di S. Antonio «nuovissimo» che stava per sorgere.

Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo: chiamata comunemente chiesa di Sant’Antonio Nuovo, è il principale edificio religioso del Borgo Teresiano e del centro di Trieste, situata nell’omonima piazza, a ridosso del Canale Grande.
Il progetto della chiesa risale al 1808, ma i lavori cominciarono solo nel 1825. La facciata dell’edificio è caratterizzata da sei colonne ioniche. Sempre sulla facciata principale, nell’attico, sono presenti sei statue scolpite da Francesco Bosa nel 1842, raffiguranti san Giusto, san Sergio, san Servolo, san Mauro, sant’Eufemia e santa Tecla. Fino alla meta del Settecento, al suo posto sorgeva una cappella privata dedicata all’Annunciazione. Dopo la concessione da parte di Antonio Rossetti di rendere l’accesso alla cappella pubblico, essa divenne insufficiente dato il grande afflusso dei credenti. Così fu deciso di innalzare una chiesa più grande, in stile barocco dedicata a Sant’Antonio Nuovo. Attorno al 1771 si completò questa struttura, ma ben presto anche questa divenne troppo piccola.
Nel 1808, diversi architetti progettarono un’alternativa alla chiesa di Sant’Antonio Nuovo. Vinse il concorso il progetto neoclassico dell’architetto svizzero Pietro Nobile. Tuttavia, la consacrazione dell’imponente chiesa (92 x 28 m.) si ebbe solo nel 1849. La chiesa, nel tempo è stata sottoposta a ripetuti interventi di restauro, specie degli interni (restauro dell’affresco di S. Santi sul catino dell’abside, 1985) e della cupola (1987). È stata ufficialmente intavolata a favore del Comune di Trieste su richiesta del Consiglio Comunale d.d. 30.6.1987. Il nuovo altare marmoreo è opera dell’architetto A. Guacci (consacrato 13.6.1988), mentre la nuova statua di San Sergio che è andata a sostituire sull’attico quella distrutta nel 1976 è stata eseguita su disegno dell’architetto L. Pavan.

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande con piazza e chiesa di Sant’Antonio

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Canal Grande con piazza e chiesa di Sant’Antonio

Piazza San Antonio Nuovo: Il piazzale antistante la chiesa di S. Antonio Taumaturgo (architetto Pietro Nobile, 1828-1849), sempre così chiamato dalla tradizione popolare, venne ufficializzato in «piazza S. Antonio» il 28 marzo 1919, con delibera della Giunta Municipale. A quell’epoca il piazzale copriva un’area pari a circa la metà di quella attuale, estendendosi il Canal Grande fino all’altezza dell’attuale Caffè Stella Polare. La parte terminale del canale venne interrata nel 1934, essendo riempita con i detriti provenienti dalle demolizioni di Cittavecchia. La piazza, abbellita dalla fontana ancora esistente, ebbe nuova denominazione di piazza Umberto I il 16 febbraio 1935. Nel 1944 numero 498 venne soppressa questa intitolazione e venne sostituita con quella di piazza S. Antonio Nuovo, una denominazione per distinguerla dalla chiesa della Beata Vergine del Soccorso vulgo S. Antonio Vecchio di piazza Lipsia (oggi piazza Hortis). Già nel 1827 l’architetto Pietro Nobile parlava della chiesa di S. Antonio «nuovissimo» che stava per sorgere.

Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo: chiamata comunemente chiesa di Sant’Antonio Nuovo, è il principale edificio religioso del Borgo Teresiano e del centro di Trieste, situata nell’omonima piazza, a ridosso del Canale Grande.
Il progetto della chiesa risale al 1808, ma i lavori cominciarono solo nel 1825. La facciata dell’edificio è caratterizzata da sei colonne ioniche. Sempre sulla facciata principale, nell’attico, sono presenti sei statue scolpite da Francesco Bosa nel 1842, raffiguranti san Giusto, san Sergio, san Servolo, san Mauro, sant’Eufemia e santa Tecla. Fino alla meta del Settecento, al suo posto sorgeva una cappella privata dedicata all’Annunciazione. Dopo la concessione da parte di Antonio Rossetti di rendere l’accesso alla cappella pubblico, essa divenne insufficiente dato il grande afflusso dei credenti. Così fu deciso di innalzare una chiesa più grande, in stile barocco dedicata a Sant’Antonio Nuovo. Attorno al 1771 si completò questa struttura, ma ben presto anche questa divenne troppo piccola.
Nel 1808, diversi architetti progettarono un’alternativa alla chiesa di Sant’Antonio Nuovo. Vinse il concorso il progetto neoclassico dell’architetto svizzero Pietro Nobile. Tuttavia, la consacrazione dell’imponente chiesa (92 x 28 m.) si ebbe solo nel 1849. La chiesa, nel tempo è stata sottoposta a ripetuti interventi di restauro, specie degli interni (restauro dell’affresco di S. Santi sul catino dell’abside, 1985) e della cupola (1987). È stata ufficialmente intavolata a favore del Comune di Trieste su richiesta del Consiglio Comunale d.d. 30.6.1987. Il nuovo altare marmoreo è opera dell’architetto A. Guacci (consacrato 13.6.1988), mentre la nuova statua di San Sergio che è andata a sostituire sull’attico quella distrutta nel 1976 è stata eseguita su disegno dell’architetto L. Pavan.

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande con piazza e chiesa di Sant’Antonio

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Canal Grande con piazza e chiesa di Sant'Antonio

Canal Grande con piazza e chiesa di Sant’Antonio

Piazza San Antonio Nuovo: Il piazzale antistante la chiesa di S. Antonio Taumaturgo (architetto Pietro Nobile, 1828-1849), sempre così chiamato dalla tradizione popolare, venne ufficializzato in «piazza S. Antonio» il 28 marzo 1919, con delibera della Giunta Municipale. A quell’epoca il piazzale copriva un’area pari a circa la metà di quella attuale, estendendosi il Canal Grande fino all’altezza dell’attuale Caffè Stella Polare. La parte terminale del canale venne interrata nel 1934, essendo riempita con i detriti provenienti dalle demolizioni di Cittavecchia. La piazza, abbellita dalla fontana ancora esistente, ebbe nuova denominazione di piazza Umberto I il 16 febbraio 1935. Nel 1944 numero 498 venne soppressa questa intitolazione e venne sostituita con quella di piazza S. Antonio Nuovo, una denominazione per distinguerla dalla chiesa della Beata Vergine del Soccorso vulgo S. Antonio Vecchio di piazza Lipsia (oggi piazza Hortis). Già nel 1827 l’architetto Pietro Nobile parlava della chiesa di S. Antonio «nuovissimo» che stava per sorgere.

Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo: chiamata comunemente chiesa di Sant’Antonio Nuovo, è il principale edificio religioso del Borgo Teresiano e del centro di Trieste, situata nell’omonima piazza, a ridosso del Canale Grande.
Il progetto della chiesa risale al 1808, ma i lavori cominciarono solo nel 1825. La facciata dell’edificio è caratterizzata da sei colonne ioniche. Sempre sulla facciata principale, nell’attico, sono presenti sei statue scolpite da Francesco Bosa nel 1842, raffiguranti san Giusto, san Sergio, san Servolo, san Mauro, sant’Eufemia e santa Tecla. Fino alla meta del Settecento, al suo posto sorgeva una cappella privata dedicata all’Annunciazione. Dopo la concessione da parte di Antonio Rossetti di rendere l’accesso alla cappella pubblico, essa divenne insufficiente dato il grande afflusso dei credenti. Così fu deciso di innalzare una chiesa più grande, in stile barocco dedicata a Sant’Antonio Nuovo. Attorno al 1771 si completò questa struttura, ma ben presto anche questa divenne troppo piccola.
Nel 1808, diversi architetti progettarono un’alternativa alla chiesa di Sant’Antonio Nuovo. Vinse il concorso il progetto neoclassico dell’architetto svizzero Pietro Nobile. Tuttavia, la consacrazione dell’imponente chiesa (92 x 28 m.) si ebbe solo nel 1849. La chiesa, nel tempo è stata sottoposta a ripetuti interventi di restauro, specie degli interni (restauro dell’affresco di S. Santi sul catino dell’abside, 1985) e della cupola (1987). È stata ufficialmente intavolata a favore del Comune di Trieste su richiesta del Consiglio Comunale d.d. 30.6.1987. Il nuovo altare marmoreo è opera dell’architetto A. Guacci (consacrato 13.6.1988), mentre la nuova statua di San Sergio che è andata a sostituire sull’attico quella distrutta nel 1976 è stata eseguita su disegno dell’architetto L. Pavan.

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.

Canal Grande con piazza e chiesa di Sant’Antonio Nuovo

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Canal Grande con piazza e chiesa di Sant'Antonio Nuovo

Canal Grande con piazza e chiesa di Sant’Antonio Nuovo

Piazza San Antonio Nuovo: Il piazzale antistante la chiesa di S. Antonio Taumaturgo (architetto Pietro Nobile, 1828-1849), sempre così chiamato dalla tradizione popolare, venne ufficializzato in «piazza S. Antonio» il 28 marzo 1919, con delibera della Giunta Municipale. A quell’epoca il piazzale copriva un’area pari a circa la metà di quella attuale, estendendosi il Canal Grande fino all’altezza dell’attuale Caffè Stella Polare. La parte terminale del canale venne interrata nel 1934, essendo riempita con i detriti provenienti dalle demolizioni di Cittavecchia. La piazza, abbellita dalla fontana ancora esistente, ebbe nuova denominazione di piazza Umberto I il 16 febbraio 1935. Nel 1944 numero 498 venne soppressa questa intitolazione e venne sostituita con quella di piazza S. Antonio Nuovo, una denominazione per distinguerla dalla chiesa della Beata Vergine del Soccorso vulgo S. Antonio Vecchio di piazza Lipsia (oggi piazza Hortis). Già nel 1827 l’architetto Pietro Nobile parlava della chiesa di S. Antonio «nuovissimo» che stava per sorgere.

Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo: chiamata comunemente chiesa di Sant’Antonio Nuovo, è il principale edificio religioso del Borgo Teresiano e del centro di Trieste, situata nell’omonima piazza, a ridosso del Canale Grande.
Il progetto della chiesa risale al 1808, ma i lavori cominciarono solo nel 1825. La facciata dell’edificio è caratterizzata da sei colonne ioniche. Sempre sulla facciata principale, nell’attico, sono presenti sei statue scolpite da Francesco Bosa nel 1842, raffiguranti san Giusto, san Sergio, san Servolo, san Mauro, sant’Eufemia e santa Tecla. Fino alla meta del Settecento, al suo posto sorgeva una cappella privata dedicata all’Annunciazione. Dopo la concessione da parte di Antonio Rossetti di rendere l’accesso alla cappella pubblico, essa divenne insufficiente dato il grande afflusso dei credenti. Così fu deciso di innalzare una chiesa più grande, in stile barocco dedicata a Sant’Antonio Nuovo. Attorno al 1771 si completò questa struttura, ma ben presto anche questa divenne troppo piccola.
Nel 1808, diversi architetti progettarono un’alternativa alla chiesa di Sant’Antonio Nuovo. Vinse il concorso il progetto neoclassico dell’architetto svizzero Pietro Nobile. Tuttavia, la consacrazione dell’imponente chiesa (92 x 28 m.) si ebbe solo nel 1849. La chiesa, nel tempo è stata sottoposta a ripetuti interventi di restauro, specie degli interni (restauro dell’affresco di S. Santi sul catino dell’abside, 1985) e della cupola (1987). È stata ufficialmente intavolata a favore del Comune di Trieste su richiesta del Consiglio Comunale d.d. 30.6.1987. Il nuovo altare marmoreo è opera dell’architetto A. Guacci (consacrato 13.6.1988), mentre la nuova statua di San Sergio che è andata a sostituire sull’attico quella distrutta nel 1976 è stata eseguita su disegno dell’architetto L. Pavan.

Canal Grande:  Il Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d’Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.
Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all’esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.
Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant’Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l’attuale piazza Sant’Antonio. Nell’interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell’epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Testi da: Wikipedia; E. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989; S. Rutteri, Trieste, Storia ed Arte tra Vie e Piazze. Trieste 1981.