Castello di San Giusto, Leone posto sul muretto della rampa che porta al Bastione Rotondo

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Castello di San Giusto, Leone posto sul muretto della rampa che porta al Bastione Rotondo

Scultura in pietra raffigurante un leone accovacciato, proveniente dal fondo Rossmann, donazione del 1924 da parte del conte Brunner Muratti. Nato probabilmente con funzioni architettoniche\decorative, sembra di origine medievale.

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Scultura in pietra raffigurante un leone accovacciato, proveniente dal fondo Rossmann, donazione del 1924 da parte del conte Brunner Muratti. Nato probabilmente con funzioni architettoniche\decorative, sembra di origine medievale.

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Scultura in pietra raffigurante un leone accovacciato, proveniente dal fondo Rossmann, donazione del 1924 da parte del conte Brunner Muratti. Nato probabilmente con funzioni architettoniche\decorative, sembra di origine medievale.

Castello di San Giusto, la campana di Michez e Jachez

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Castello di San Giusto, la campana di Michez e Jachez

Un ponte levatoio consente l’accesso ad un piccolo cortile dove si viene accolti da due statue di zinco fuso raffiguranti due paggi, due automi che si trovavano sulla torre del nuovo palazzo municipale di Trieste, progetto dell’architetto Bruni. Gli automi, disposti ai lati di una campana, sopra l’orologio comunale, grazie a braccia articolate regolate da un meccanismo ad orologeria, sollevavano un martello che batteva le ore. Ideati dal Bruni, gli automi vennero realizzati nel giugno 1875 dallo scultore Fausto Asteo (1840 – 1901) presso le  fonderie  dei  fratelli de Poli di Ceneda e collocati sulla torre nei giorni 5 e 7 gennaio 1876. Entrarono in funzione il 14 gennaio alle ore 12. I triestini li soprannominarono Michez e Jachez (o Mikez e Jakez) (Michele e Giacomo), due famosi giudici della città. A seguito dei danni arrecati dagli agenti atmosferici e dalle sollecitazioni del meccanismo, vennero sostituiti il 3 novembre 1972, assieme alla campana, da copie realizzate in bronzo dalla fonderia Brustolin e dalla fonderia Cavadini, entrambe di Verona. (g.c.)

Castello di San Giusto, Michez e Jachez

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Castello di San Giusto, Michez e Jachez

Un ponte levatoio consente l’accesso ad un piccolo cortile dove si viene accolti da due statue di zinco fuso raffiguranti due paggi, due automi che si trovavano sulla torre del nuovo palazzo municipale di Trieste, progetto dell’architetto Bruni. Gli automi, disposti ai lati di una campana, sopra l’orologio comunale, grazie a braccia articolate regolate da un meccanismo ad orologeria, sollevavano un martello che batteva le ore. Ideati dal Bruni, gli automi vennero realizzati nel giugno 1875 dallo scultore Fausto Asteo (1840 – 1901) presso le  fonderie  dei  fratelli de Poli di Ceneda e collocati sulla torre nei giorni 5 e 7 gennaio 1876. Entrarono in funzione il 14 gennaio alle ore 12. I triestini li soprannominarono Michez e Jachez (o Mikez e Jakez) (Michele e Giacomo), due famosi giudici della città. A seguito dei danni arrecati dagli agenti atmosferici e dalle sollecitazioni del meccanismo, vennero sostituiti il 3 novembre 1972, assieme alla campana, da copie realizzate in bronzo dalla fonderia Brustolin e dalla fonderia Cavadini, entrambe di Verona. (g.c.)