Cattedrale di San Giusto: edicola con la statua di S. Giusto sopra la porta d’ingresso del campanile

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Cattedrale di San Giusto: edicola con la statua di S.Giusto sopra la porta d'ingresso del campanile. Il santo patrono ha nella mano destra la palma del martirio e con la sinistra regge il modello della città: nel cornicione sono raffigurati trofei militari

 

Collocata sopra l’entrata deI campanile di San Giusto, racchiusa in un’edicola gotica, si trova una statua di San Giusto di datazione incerta, stimata dal X all’XI secolo. Il santo è raffigurato nell’atto di reggere in una mano i simboli di Trieste e nell’altra la palma del martirio. Da un esame più attento l’attaccatura del collo risulta asimmetrica e le proporzioni fra testa e busto non coincidono. La testa del martire è quindi di un’origine diversa e non appartiene al resto della statua.

San Giusto, martire

Giusto viveva ad Aquileia ai tempi degli imperatori Diocleziano e Massimiano e avrebbe subito il martirio nel 290 o nel 303 per non aver voluto abiurare la fede cristiana a favore degli dei di Roma. Il prefetto Mannaccio, nel tentativo di piegarne la volontà lo sottopose ad atroci tormenti, fino alla condanna a morte. Uomo di grande penitenza e di larga generosità, cristiano fin dall’infanzia “grazie ai miei genitori”, dalla narrazione del suo martirio (Passio), documento inserito negli Acta sanctorum come testo derivante dagli atti ufficiali del processo. Secondo alcune fonti, Giusto sarebbe stato un sacerdote cristiano.
Venne buttato in mare davanti a Trieste, legato a dei massi che lo trascinarono a fondo. Il corpo del martire, liberatosi dal cordame, riemerse finendo su una spiaggia – ritrovato da alcuni fedeli cristiani gli venne data sepoltura nelle vicinanze. 

Una prima basilica, risalente al V-VI secolo, sorse fuori le mura, presumibilmente vicino alla riva dove, secondo la narrazione del martirio, fu sepolto il corpo di Giusto restituito dal mare: la basilica martiriale in via Madonna del Mare. A navata unica e a pianta di croce, costruita in zona cimiteriale, secondo l’uso del mondo cristiano antico di basiliche che accolgono reliquie e tombe di martiri.

Quando nel V secolo, sul colle si costruisce una basilica cristiana, i resti del martire vi saranno trasferiti. 

Colle di San Giusto.
La chiesa a lui dedicata sul Colle verrà fusa nel XIII secolo con quella adiacente, dedicata all’Assunta, dando luogo alla nuova cattedrale di Trieste, che sarà intitolata a suo nome. 

Bibliografia di riferimento:

Giuseppe Cuscito, Le Chiese di Trieste. Trieste, 
Fabio Zubini, Cittavecchia. Trieste, 2006;
A.Halupca - L. Veronese, Trieste nascosta. Trieste, 2006.