Trieste – Piazza Vittorio Veneto, Palazzo della Provincia

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Trieste, piazza Vittorio Veneto, Palazzo della Provincia.
Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Piazza Vittorio Veneto.
Palazzo della Provincia costruito nel 1896 su progetto dell’ingegnere Claudio Cambiagio.
Il palazzo venne commissionato da Giorgio Galatti, ricco commerciante di origine greca che contribuì alla costruzione dell’ospedale psichiatrico a San Giovanni. Alla sua morte, avvenuta nel 1902, GIorgio Galatti decise di lasciare al Comune anche questo palazzo, che passò alla Provincia di Trieste nel 1924.
Attulmente l’edificio ospita gli uffici della Provincia e la collezione d’arte costituita da 12 pezzi donata dal figlio del pittore Edgardo Gambo.
L’edificio è costituito da tre livelli fuori terra più una soffitta. Accesso su Piazza Vittorio Veneto, Via Roma e Via Geppa. Le facciate si presentano simili e nessuna si impone come principale.
Il basamento ha un rivestimento a bugnato, realizzato con blocchi di pietra d’Aurisina lavorata a martellina, su cui si aprono delle aperture rettangolari. I piani superiori, trattati ad intonaco giallo, sono scanditi da una serie continua di due piani di finestre. Il primo piano presenta fori finestra incorniciati da conci di pietra disposti a raggiera, mentre le finestre del secondo piano sono arricchite da timpani triangolari.
Ai lati delle facciate spiccano degli avancorpi aggettanti su cui emergono al primo e secondo piano dei balconi sostenuti da coppie di mensoloni. Al secondo piano i balconi sono arricchiti da candelabri in ferro battuto decorati da motivi vegetali. A coronamento dell’edificio si trova una cornice a dentelli. (Tratto da: biblioteche.comune.trieste)

Trieste – Piazza Vittorio Veneto, Palazzo della Provincia

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Trieste, piazza Vittorio Veneto, Palazzo della Provincia.
Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Piazza Vittorio Veneto.
Palazzo della Provincia costruito nel 1896 su progetto dell’ingegnere Claudio Cambiagio.
Il palazzo venne commissionato da Giorgio Galatti, ricco commerciante di origine greca che contribuì alla costruzione dell’ospedale psichiatrico a San Giovanni. Alla sua morte, avvenuta nel 1902, GIorgio Galatti decise di lasciare al Comune anche questo palazzo, che passò alla Provincia di Trieste nel 1924.
Attulmente l’edificio ospita gli uffici della Provincia e la collezione d’arte costituita da 12 pezzi donata dal figlio del pittore Edgardo Gambo.
L’edificio è costituito da tre livelli fuori terra più una soffitta. Accesso su Piazza Vittorio Veneto, Via Roma e Via Geppa. Le facciate si presentano simili e nessuna si impone come principale.
Il basamento ha un rivestimento a bugnato, realizzato con blocchi di pietra d’Aurisina lavorata a martellina, su cui si aprono delle aperture rettangolari. I piani superiori, trattati ad intonaco giallo, sono scanditi da una serie continua di due piani di finestre. Il primo piano presenta fori finestra incorniciati da conci di pietra disposti a raggiera, mentre le finestre del secondo piano sono arricchite da timpani triangolari.
Ai lati delle facciate spiccano degli avancorpi aggettanti su cui emergono al primo e secondo piano dei balconi sostenuti da coppie di mensoloni. Al secondo piano i balconi sono arricchiti da candelabri in ferro battuto decorati da motivi vegetali. A coronamento dell’edificio si trova una cornice a dentelli. (Tratto da: biblioteche.comune.trieste)

rieste – Piazza Vittorio Veneto, palazzo della Provincia

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Trieste, piazza Vittorio Veneto, Palazzo della Provincia.
Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Piazza Vittorio Veneto.
Palazzo della Provincia costruito nel 1896 su progetto dell’ingegnere Claudio Cambiagio.
Il palazzo venne commissionato da Giorgio Galatti, ricco commerciante di origine greca che contribuì alla costruzione dell’ospedale psichiatrico a San Giovanni. Alla sua morte, avvenuta nel 1902, GIorgio Galatti decise di lasciare al Comune anche questo palazzo, che passò alla Provincia di Trieste nel 1924.
Attulmente l’edificio ospita gli uffici della Provincia e la collezione d’arte costituita da 12 pezzi donata dal figlio del pittore Edgardo Gambo.
L’edificio è costituito da tre livelli fuori terra più una soffitta. Accesso su Piazza Vittorio Veneto, Via Roma e Via Geppa. Le facciate si presentano simili e nessuna si impone come principale.
Il basamento ha un rivestimento a bugnato, realizzato con blocchi di pietra d’Aurisina lavorata a martellina, su cui si aprono delle aperture rettangolari. I piani superiori, trattati ad intonaco giallo, sono scanditi da una serie continua di due piani di finestre. Il primo piano presenta fori finestra incorniciati da conci di pietra disposti a raggiera, mentre le finestre del secondo piano sono arricchite da timpani triangolari.
Ai lati delle facciate spiccano degli avancorpi aggettanti su cui emergono al primo e secondo piano dei balconi sostenuti da coppie di mensoloni. Al secondo piano i balconi sono arricchiti da candelabri in ferro battuto decorati da motivi vegetali. A coronamento dell’edificio si trova una cornice a dentelli. (Tratto da: biblioteche.comune.trieste)

Trieste – Piazza Vittorio Veneto, palazzo delle Ferrovie

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Trieste, Piazza Vittorio Veneto, palazzo delle Ferrovie.
Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Piazza Vittorio Veneto.
Palazzo delle Ferrovie, costruito tra il 1894 e 1895 su progetto dell’architetto Raimondo Sagors per l’Istituto Pensioni Impiegati del Lloyd Austriaco. Nel 1913 passò all’Imperiale Regio Erario per l’amministrazione delle Ferrovie austriache e, dopo la Prima Guerra Mondiale, ospitò la sede delle Ferrovie dello Stato italiano.
Il palazzo fu sede dei consolati di Argentina, Norvegia e Portogallo, di società armatrici come Adria, Veneta, Florio e Rubattino ospitò inoltre le case di spedizioni American Express di New York, la Schenker e la Boemia, associazioni dopolavoristiche, il comando della Milizia Ferroviaria e un Pronto Soccorso della Croce Rossa Italiana, attività commerciali tra cui il negozio di Ignazio de Brull, mentre nella parte posteriore dell’edificio in epoca fascista c’era il Teatro del Dopolavoro Ferroviario, trasformato nel 1949 nel Cinema Vittorio Veneto. Attualmente ci sono gli uffici delle Ferrovie dello Stato.
In stile rinascimentale, il palazzo di cinque piani ha l’accesso principale in Piazza Vittorio Veneto. La facciata principale ha un rivestimento a bugnato per i primi due piani, mentre i tre piani superiori sono trattati ad intonaco. Il piano terra presenta una serie di aperture ad arco a tutto sesto, mentre le finestre del piano nobile sono arricchite da un timpano triangolare. La facciata presenta una parte centrale con colonne che poggiano su piedistalli alternati a balaustre in pietra. Sulle finestre dell’ultimo piano ci sono dei motivi vegetali e nastri con mensoloni decorati da teste a sostegno della balaustra. Sulla sommità dell’edificio c’è una targa con inciso in numeri romani l’anno della costruzione e inaugurazione: 1895.

Trieste – Piazza Vittorio Veneto

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Trieste, Piazza Vittorio Veneto, ingresso del palazzo delle Ferrovie.
Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Piazza Vittorio Veneto.
Palazzo delle Ferrovie, costruito tra il 1894 e 1895 su progetto dell’architetto Raimondo Sagors per l’Istituto Pensioni Impiegati del Lloyd Austriaco. Nel 1913 passò all’Imperiale Regio Erario per l’amministrazione delle Ferrovie austriache e, dopo la Prima Guerra Mondiale, ospitò la sede delle Ferrovie dello Stato italiano.
Il palazzo fu sede dei consolati di Argentina, Norvegia e Portogallo, di società armatrici come Adria, Veneta, Florio e Rubattino ospitò inoltre le case di spedizioni American Express di New York, la Schenker e la Boemia, associazioni dopolavoristiche, il comando della Milizia Ferroviaria e un Pronto Soccorso della Croce Rossa Italiana, attività commerciali tra cui il negozio di Ignazio de Brull, mentre nella parte posteriore dell’edificio in epoca fascista c’era il Teatro del Dopolavoro Ferroviario, trasformato nel 1949 nel Cinema Vittorio Veneto. Attualmente ci sono gli uffici delle Ferrovie dello Stato.
In stile rinascimentale, il palazzo di cinque piani ha l’accesso principale in Piazza Vittorio Veneto. La facciata principale ha un rivestimento a bugnato per i primi due piani, mentre i tre piani superiori sono trattati ad intonaco. Il piano terra presenta una serie di aperture ad arco a tutto sesto, mentre le finestre del piano nobile sono arricchite da un timpano triangolare. La facciata presenta una parte centrale con colonne che poggiano su piedistalli alternati a balaustre in pietra. Sulle finestre dell’ultimo piano ci sono dei motivi vegetali e nastri con mensoloni decorati da teste a sostegno della balaustra. Sulla sommità dell’edificio c’è una targa con inciso in numeri romani l’anno della costruzione e inaugurazione: 1895.

Trieste – Piazza Vittorio Veneto

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Piazza Vittorio Veneto (Google Maps)

 

VITTORIO VENETO (piazza)

Piazza Vittorio Veneto: Città Nuova-Barriera Nuova. Lungo via Roma, tra le vie G. Galatti e Milano. C.A.P. 34132.

Già piazza della Dogana, mutò denominazione nel 1894 quando, compiuto il nuovo palazzo delle Poste, si stabilì di battezzarla «piazza delle Poste» (delibera Del. Mun. d.d. 2.3.1894). Con delibera Giunta Municipale d.d. 28.3.1919 n. IX-31/5-19 la piazza delle Poste divenne «piazza Vittorio Veneto », a ricordo della battaglia combattuta tra il 24 ottobre e il 3 novembre 1918 che portò alla sconfitta dell’esercito austroungarico. Al n. civ. 1 di piazza Vittorio Veneto si trova il palazzo delle Poste e Telecomunicazioni, costruito tra il 1890 ed il 1893 su progetto dell’architetto viennese F. Setz, ove prima sorgeva l’edificio della Dogana. Di fronte, al n. civ. 3, si nota il palazzo della Direzione compartimentale delle Ferrovie dello Stato, costruito tra il 1894 ed il 1895 su progetto dell’arch. R. Sagors. Al centro della piazza si trovava originariamente un fontanone ottocentesco, trasportato alla fine del secolo presso il varco di Trebiciano e lì inaugurato, dopo gli opportuni adattamenti, il 29 giugno 1897 come vedetta Alice (della Società Alpina delle Giulie, distrutta durante il primo conflitto mondiale). Rimasta libera la piazza, vi venne costruita nel 1898 in tutta fretta la fontana dei Tritoni (arch. F. Schrantz) onde evitare che fosse occupata da una statua dell’imperatore Francesco Giuseppe I (poi collocata all’interno del palazzo delle Poste).

Bibliografia: A. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989.

Un sentito ringraziamento va al Prof. Antonio Trampus, per aver acconsentito all'utilizzo dei suoi testi.