Trieste – Piazzale Eugenio Popovich D’Angeli

Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:

Gruppo Facebook Trieste di ieri e di oggi


 
Piazzale Eugenio Popovich D'Angeli (Google Maps)

 

POPOVICH D’ANGELI Eugenio (piazzale)

Piazzale Eugenio Popovich D’Angeli: Chiadino-Rozzol. Tra le vie C. de Marchesetti, E. Gasser e S. Barzilai. C.A.P. 34142.
Piazzale così battezzato con Delibera del Consiglio Comunale n. 369 d.d. 9.7.1962. Eugenio Popovich nacque a Trieste nel 1843; così appare dalla delibera del Consiglio Comunale del 1962, ma secondo altre fonti nacque nel gennaio 1842 e qualcuno lo ritiene «di origine dalmata ma vissuto a Trieste fin dalla primissima infanzia» (Foschiatti Coen). Popovich, che aggiunse in seguito al proprio il cognome della famiglia D’Angeli con la quale era imparentato, studiò al Ginnasio comunale di Trieste e tra il 1854 ed il 1858 fu compagno di studi del futuro Re Nicola del Montenegro. Lasciò Trieste nel 1860 – e rimase lontano da questa città per oltre sessant’anni – per stabilirsi a Torino, ove entrò a far parte del Comitato segreto trentino-istriano. Nel 1862 fu volontario in Aspromonte, nel 1866 combattè con i garibaldini nel Trentino, nel 1868 combattè in Montenegro contro i turchi. Studiò giurisprudenza alle università di Bologna e di Pisa ma si dedicò con particolare impegno al giornalismo, dirigendo per quasi venticinque anni il Diritto, giornale patriottico risorgimentale. Per la sua profonda conoscenza della situazione balcanica Popovich rese importanti servizi al giovane Regno d’Italia, grazie anche ai suoi rapporti di amicizia con Re Nicola di Montenegro; l’avvocato Popovich, infatti, ebbe parte rilevante nel favorire i rapporti tra la corte italiana e quella del Montenegro in occasione del fidanzamento e del matrimonio di Vittorio Emanuele III con Elena di Montenegro, essendo nominato anche Console generale del Montenegro. Quando quella regione venne annessa alla Serbia (1918) e quella famiglia reale fu costretta all’esilio, Popovich D’Angeli venne nominato Plenipotenziario del Montenegro alla Conferenza della pace di Versailles, dove, nonostante la sua ottima condotta – lodata anche da Clemenceau – non fu in grado di ottenere le richieste concessioni. Nominato Commendatore e Cavaliere di Gran Croce, Popovich D’Angeli visse quasi sempre a Roma; nel 1920 fece il suo primo ritorno a Trieste e Attilio Hortis con i patrioti giuliani offrirono un banchetto in suo onore a Opicina. Nel 1926, in occasione di altro suo soggiorno a Trieste, il Comune gli offrì una medaglia appositamente coniata. Nel 1928 si stabilì definitivamente a Trieste e in questa città morì quasi novantenne il 3 aprile 1931.

Bibliografia: A. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989.

Un sentito ringraziamento va al Prof. Antonio Trampus, per aver acconsentito all'utilizzo dei suoi testi.
Please follow and like us: