Trieste: Via San Lazzaro 19. Casa Griot.

Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:

Gruppo Facebook Trieste di ieri e di oggi




L'immagine può contenere: cielo, notte e spazio all'aperto
Trieste: Via San Lazzaro 19. Casa Griot.
Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Via San Lazzaro 19. Casa Griot.
L’immobile fu costruito nel 1770 su progetto attribuito all’architetto G. Fusconi. Nel 1842 la sopraelevazione fu eseguita da G. Pellarin. Nella facciata interna verso il cortile sono collocate, entro nicchie, quattro statue di figure allegoriche attribuibili ad Antonio Bosa. Nel palazzo la baronessa Kaiserstein Campagna, risposata von Goeschen, dava serate frequentate da illustri intellettuali cittadini e da ospiti stranieri.
L’edificio è noto come Casa Griot per esser stato di proprietà del commerciante, deputato di borsa e console d’Elvezia Andrea Griot dal 1803 al 1855, anno in cui la Comunità evangelica di confessione augustana lo acquistò per farne la propria sede. La Comunità evangelica di confessione augustana venne fondata a Trieste nel 1778. Per il culto venne dapprima utilizzata la chiesa del Rosario di piazza Vecchia, successivamente la Comunità fece erigere la chiesa di largo Panfili, inaugurata nel 1874. La sede della Comunità e l’ufficio parrocchiale si trovano però in via S. Lazzaro 19, dove in inverno si svolgono anche i culti che d’estate vengono officiati nel tempio di Largo Panfili. Nel 1856 il fabbricato venne adibito a sede delle scuole private unite delle Comunità evangeliche di Confessione Augustana ed Elvetica. La scuola, riconosciuta nel 1919 come scuola pubblica italiana, è rimasta in funzione fino al 1939. (da: biblioteche.comune.trieste.it)

Trieste: Via San Lazzaro 19. Casa Griot.

Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:

Gruppo Facebook Trieste di ieri e di oggi




L'immagine può contenere: cielo, nuvola e spazio all'aperto
Trieste: Via San Lazzaro 19. Casa Griot.
Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Via San Lazzaro 19. Casa Griot.
L’immobile fu costruito nel 1770 su progetto attribuito all’architetto G. Fusconi. Nel 1842 la sopraelevazione fu eseguita da G. Pellarin. Nella facciata interna verso il cortile sono collocate, entro nicchie, quattro statue di figure allegoriche attribuibili ad Antonio Bosa. Nel palazzo la baronessa Kaiserstein Campagna, risposata von Goeschen, dava serate frequentate da illustri intellettuali cittadini e da ospiti stranieri.
L’edificio è noto come Casa Griot per esser stato di proprietà del commerciante, deputato di borsa e console d’Elvezia Andrea Griot dal 1803 al 1855, anno in cui la Comunità evangelica di confessione augustana lo acquistò per farne la propria sede. La Comunità evangelica di confessione augustana venne fondata a Trieste nel 1778. Per il culto venne dapprima utilizzata la chiesa del Rosario di piazza Vecchia, successivamente la Comunità fece erigere la chiesa di largo Panfili, inaugurata nel 1874. La sede della Comunità e l’ufficio parrocchiale si trovano però in via S. Lazzaro 19, dove in inverno si svolgono anche i culti che d’estate vengono officiati nel tempio di Largo Panfili. Nel 1856 il fabbricato venne adibito a sede delle scuole private unite delle Comunità evangeliche di Confessione Augustana ed Elvetica. La scuola, riconosciuta nel 1919 come scuola pubblica italiana, è rimasta in funzione fino al 1939. (da: biblioteche.comune.trieste.it)