Trieste: Viale Miramare 229. Villa delle Cipolle.

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Trieste: Viale Miramare 229. Villa delle Cipolle.
Foto Paolo Carbonaio
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La villa detta “casa dele zìvole” (o delle cipolle), fatta costruire nel 1896 da Anton Jakic, un ex prete di origine dalmata, direttore della rivista Pernsiero Slavo (Slavenska Misao), ma si crede anche che il Jakic fosse una spia dello Zar. La villa, progettata dal noto scultore Ivan Rendich, già all’epoca fu contestata da architetti e cittadini, perché aveva uno stile architettonico che stonava con gli altri edifici della zona. Venduta dal proprietario nel 1904, per un certo periodo divenne una famosa casa di appuntamenti e da gioco. Lo scultore, architetto Ivan Rendich è l’autore del monumento commemorativo della dedizione di Trieste all’Austria (inaugurato nel 1889 e distrutto nel 1918) e di numerosi e importanti tombe del cimitero ortodosso e di quello cattolico. Nato a S. Pietro isola di Brazza il 27 maggio 1849 morì a Spalato il 29 giugno 1932. L’armatura in legno delle cupole è opera dell’artigiano Francesco Gasperini.

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La villa detta “casa dele zìvole” (o delle cipolle), fatta costruire nel 1896 da Anton Jakic, un ex prete di origine dalmata, direttore della rivista Pernsiero Slavo (Slavenska Misao), ma si crede anche che il Jakic fosse una spia dello Zar. La villa, progettata dal noto scultore Ivan Rendich, già all’epoca fu contestata da architetti e cittadini, perché aveva uno stile architettonico che stonava con gli altri edifici della zona. Venduta dal proprietario nel 1904, per un certo periodo divenne una famosa casa di appuntamenti e da gioco. Lo scultore, architetto Ivan Rendich è l’autore del monumento commemorativo della dedizione di Trieste all’Austria (inaugurato nel 1889 e distrutto nel 1918) e di numerosi e importanti tombe del cimitero ortodosso e di quello cattolico. Nato a S. Pietro isola di Brazza il 27 maggio 1849 morì a Spalato il 29 giugno 1932. L’armatura in legno delle cupole è opera dell’artigiano Francesco Gasperini.

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La villa detta “casa dele zìvole” (o delle cipolle), fatta costruire nel 1896 da Anton Jakic, un ex prete di origine dalmata, direttore della rivista Pernsiero Slavo (Slavenska Misao), ma si crede anche che il Jakic fosse una spia dello Zar. La villa, progettata dal noto scultore Ivan Rendich, già all’epoca fu contestata da architetti e cittadini, perché aveva uno stile architettonico che stonava con gli altri edifici della zona. Venduta dal proprietario nel 1904, per un certo periodo divenne una famosa casa di appuntamenti e da gioco. Lo scultore, architetto Ivan Rendich è l’autore del monumento commemorativo della dedizione di Trieste all’Austria (inaugurato nel 1889 e distrutto nel 1918) e di numerosi e importanti tombe del cimitero ortodosso e di quello cattolico. Nato a S. Pietro isola di Brazza il 27 maggio 1849 morì a Spalato il 29 giugno 1932. L’armatura in legno delle cupole è opera dell’artigiano Francesco Gasperini.

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La villa detta “casa dele zìvole” (o delle cipolle), fatta costruire nel 1896 da Anton Jakic, un ex prete di origine dalmata, direttore della rivista Pernsiero Slavo (Slavenska Misao), ma si crede anche che il Jakic fosse una spia dello Zar. La villa, progettata dal noto scultore Ivan Rendich, già all’epoca fu contestata da architetti e cittadini, perché aveva uno stile architettonico che stonava con gli altri edifici della zona. Venduta dal proprietario nel 1904, per un certo periodo divenne una famosa casa di appuntamenti e da gioco. Lo scultore, architetto Ivan Rendich è l’autore del monumento commemorativo della dedizione di Trieste all’Austria (inaugurato nel 1889 e distrutto nel 1918) e di numerosi e importanti tombe del cimitero ortodosso e di quello cattolico. Nato a S. Pietro isola di Brazza il 27 maggio 1849 morì a Spalato il 29 giugno 1932. L’armatura in legno delle cupole è opera dell’artigiano Francesco Gasperini.